Il settore alimentare online è il grande vincitore dell'anno
La vendita al dettaglio di prodotti alimentari è senza dubbio il vincitore dell'e-commerce nel 2020, con un tasso di crescita eccezionale del 95% per l'intero anno, che corrisponde a 14 miliardi di corone svedesi.
La percentuale di e-commerce nel settore è quasi raddoppiata in un solo anno, raggiungendo lo y%. Questa storia di successo può essere spiegata da fattori come nuovi gruppi di consumatori (principalmente persone anziane) essenzialmente costretti online durante la pandemia, che hanno cambiato abitudini di acquisto profondamente radicate.
Un'altra spiegazione è la bassa percentuale di e-commerce del settore, che permette di ottenere cifre di crescita estreme, soprattutto perché i grandi negozi sono ora incentivati a investire nell'e-commerce. La percentuale di consumatori di e-commerce che hanno approfittato della comodità di acquistare cibo dalla sicurezza di casa propria è stata del 18% nel quarto trimestre, con un aumento di 6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
La grande domanda a volte è stata troppo elevata per i rivenditori. La consegna a domicilio degli alimenti richiede il trasporto refrigerato e surgelato e la logistica è difficile da scalare rapidamente. Durante i periodi più duri della pandemia, i consumatori hanno quindi dovuto fare i conti con tempi di consegna lunghi e con gli orari di consegna a domicilio completamente prenotati. Coop e altre catene di alimentari hanno riservato una parte delle consegne a domicilio agli over 70 e ai consumatori è stato chiesto di prenotare le consegne in anticipo per essere sicuri, ad esempio, di riceverle in tempo prima della vigilia di Natale.
Resta da vedere in futuro quanto dureranno i nuovi comportamenti di acquisto nel settore alimentare. Soprattutto per i consumatori più anziani. È inoltre degno di nota il fatto che sono stati fatti grandi investimenti per aumentare la capacità produttiva, il che garantisce che le forti vendite di e-commerce continueranno anche dopo la pandemia.
Fonte: Rapporto annuale E-barometern 2021